Succede che le supermamme, guardando il quaderno di italiano dei propri cuccioli e leggendo i vari esercizi assegnati dalla maestra, si imbattano in un esercizio dal titolo: "Scrivi una pagina di diario immaginando di essere una mamma".
Succede che sul quaderno leggano lo svolgimento del compito in questa forma:
"caro diario,
mia figlia è una vera belva. E' superdisordinata, non mette mai a posto la sua stanza. Quando mangia mette i piedi sulla tavola. Legge troppo e studia tantissimo. E' ossessionata dalla principessa Sissi, quando ne parla diventa matta. Comunque le voglio molto bene. La sera quando la vado a baciare sembra un'angioletta. Poi la mattina ricomincia a farmi domande che mi ha fatto 100 volte. Le piace ballare però non è riconoscente (a volte). noi la portiamo ovunque e lei vuole sempre di più."
Succede che leggendo queste parole, che sono sicuramente in parte frutto di finzione letteraria, si sentano male e vedano in esse rispecchiate loro stesse, nella percezione che di loro hanno i loro cuccioli.
Succede allora che le supermamme pensino e ripensino alle parole che vorrebbero aver scritto in quel diario, e che suonano più o meno così:
"Caro diario,
non sai quanto sono fortunata ad avere mia figlia. E' vero che è disordinata, distratta e chiacchierona, ma non so come farei senza le sue parole, le sue domande, le sue osservazioni che mi riportano alla vita. Vorrei essere piccola anche io per tornare a sognare con la principessa Sissi, come fa lei e giocare in camera mia immaginando di essere la principessa, di muovermi e parlare come lei. A volte sembra che mia figlia non sia riconoscente e che non le importino tutte le cose che facciamo assieme, ma poi d'improvviso scopro quanto siano dentro di lei tutte le esperienze fatte e quanto ne siamo stati tutti arricchiti. Mi piace così tanto scoprire il mondo assieme a lei. Sono molto orgogliosa di come è capace di studiare, collegare, pensare, anche se talvolta fa finta di essere ancora piccolina. La sera quando la vado a baciare addormentata mi sembra addirittura un compito troppo grande quello di esserle madre, perchè è un mistero che cresce e meraviglia ogni giorno. Vorrei sentisse e capisse tutto il bene che le voglio"
Tutte le supermamme vorrebbero dare la felicità vera ai propri figli, vorrebbero davvero esserne capaci.
Succede che sul quaderno leggano lo svolgimento del compito in questa forma:
"caro diario,
mia figlia è una vera belva. E' superdisordinata, non mette mai a posto la sua stanza. Quando mangia mette i piedi sulla tavola. Legge troppo e studia tantissimo. E' ossessionata dalla principessa Sissi, quando ne parla diventa matta. Comunque le voglio molto bene. La sera quando la vado a baciare sembra un'angioletta. Poi la mattina ricomincia a farmi domande che mi ha fatto 100 volte. Le piace ballare però non è riconoscente (a volte). noi la portiamo ovunque e lei vuole sempre di più."
Succede che leggendo queste parole, che sono sicuramente in parte frutto di finzione letteraria, si sentano male e vedano in esse rispecchiate loro stesse, nella percezione che di loro hanno i loro cuccioli.
Succede allora che le supermamme pensino e ripensino alle parole che vorrebbero aver scritto in quel diario, e che suonano più o meno così:
"Caro diario,
non sai quanto sono fortunata ad avere mia figlia. E' vero che è disordinata, distratta e chiacchierona, ma non so come farei senza le sue parole, le sue domande, le sue osservazioni che mi riportano alla vita. Vorrei essere piccola anche io per tornare a sognare con la principessa Sissi, come fa lei e giocare in camera mia immaginando di essere la principessa, di muovermi e parlare come lei. A volte sembra che mia figlia non sia riconoscente e che non le importino tutte le cose che facciamo assieme, ma poi d'improvviso scopro quanto siano dentro di lei tutte le esperienze fatte e quanto ne siamo stati tutti arricchiti. Mi piace così tanto scoprire il mondo assieme a lei. Sono molto orgogliosa di come è capace di studiare, collegare, pensare, anche se talvolta fa finta di essere ancora piccolina. La sera quando la vado a baciare addormentata mi sembra addirittura un compito troppo grande quello di esserle madre, perchè è un mistero che cresce e meraviglia ogni giorno. Vorrei sentisse e capisse tutto il bene che le voglio"
Tutte le supermamme vorrebbero dare la felicità vera ai propri figli, vorrebbero davvero esserne capaci.
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