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Visualizzazione dei post da maggio, 2010

Un attimo prima che il sonno le colga

Il sonno delle supermamme, tralsciando quello repentino profondo improvviso ineluttabile che le coglie sul divano guardando (?) il programma di turno, può essere di vari tipi. Il più frequente però, soprattutto in periodi intensi di lavoro-figli-recite-cene conclusive di chissàcheattività-organizzazioni future, è quello in cui le supermamme vengono portate molto rapidamente dallo stato di veglia a quello di torpore profondo, senza però che niente impedisca loro di organizzare e dipanare un groviglio di pensieri per la giornata seguente. Ok domani il sugo è già pronto, basta che i superpapà condiscano l'insalata,ma l'avrò detto che c'è già l'insalata pulita in frigo, devo anche prendere il pane prima di entrare al lavoro, se riuscissi anche a telefonare all'estetista per vedere se ha un buco, portare al mio collega quelle fotocopie! me ne sono scordata... quasi quasi metto la ciabatta rovescia così domani mattina mi ricordo, domani non hanno rientro quindi posso port

Intimità (2)

Quanto allo smussamento dell’intimità delle supermamme un’altra questione può essere indicativa del fenomeno. Si tratta dell’intimità tra le supermamme e i loro compagni. Se il bambino è un infante spesso appartiene alla tipologia infante-suora/prete che inizia a vagire poco dopo che sono iniziate le danze amorose e interrompe bruscamente ogni velleità di recuperare l’atmosfera ante quam; oppure si sveglia matematicamente un istante dopo l’inizio del rilassamento dei due “lottatori”. L’infante tuttavia è ancora incapace di intendere e di volere e addirittura può soggiornare nella stessa stanza dei suoi genitori non creando particolari problemi. Diversamente si verifica quando il bambino cresce e le sue capacità logico-deduttive diventano pericolose. Allora c’è chi conta sul pesante sonno dei bambini, chi rigorosamente si chiude a chiave (con relativa scusa prontamente preparata in caso di tentativo di forzatura della porta), chi minimizza gli approcci, chi invece rischia e conduce tutt

Intimità (1)

Il concetto di intimità per le supermamme subisce una decisa metamorfosi rispetto a quello del resto della popolazione mondiale. Viene ridefinito, smussato, assottigliato, ridimensionato… Il caso sotto riportato sintetizza questo singolare fenomeno. Le supermamme tornano stanche dal lavoro, si dedicano alle coccole dei cuccioli che non vedono dalla sera prima, mettono qualcosa sul fuoco per la sera e per il pranzo, cenano assieme alla famiglia ascoltando e chiacchierando e poi corrono a farsi una doccia, agognato momento di relax e di riequilibrio fisico e mentale, come se l’acqua potesse portarsi via sporco, puzza e stanchezza. Mentre assaporano quel breve momento di pausa, sentono l’acqua scorrere e annusano delicati profumi avvolgerle, avvertono al di là del vetro appannato una nuova presenza. Alla domanda “Chi è?” subitanea la risposta “Devo fare la cacca”. Alla contro domanda-affermazione: “Ma noi abbiamo due bagni” subitanea la contro risposta-affermazione: “Ma qui ho l’asciugama

Graffi e soffi

Certe volte le supermamme si sentono sbagliate e si interrogano sull’opportunità di quello che hanno fatto cercandovi potenziali errori. Altre volte invece sanno di aver fatto bene, correttamente, giustamente, ma l’attacco a sorpresa di altre della loro specie, che anziché solidarietà e gratitudine sbattono addosso recriminazioni o stupidità, le costringe a tirare fuori gli artigli, a soffiare forte in segno di pericolo, ad esternare con potenza le proprie ragioni con una grinta e un coraggio che solo le supermamme con una certa esperienza riescono a tirare fuori. Questo non serve però a farle stare meglio. Anzi, si sentono svuotate, impoverite, tradite. E non tanto perché dubitino della propria buona fede o del proprio operato, ma perché si sentono lontane anni luce da quella specie di mamme, si sentono braccate, costrette, senza mani tese verso di loro. E’ quella parte di umanità che percepiscono così diversa, con la quale sembra impossibile arrivare a qualsiasi tipo di dialogo, di

Eventi (2)

Le supermamme poi compiono gli anni e ritornano bambine perché hanno bisogno di sentirsi coccolate, di spacchettare, di attendere la sorpresa, di essere realmente sorprese. Anche se il passare del tempo un po’ le inquieta, anche se non faranno la festina con le amiche, anche se per vezzo fingono che a loro non interessi... in fondo ci tengono e ci rimangono anche male se qualcuno che è nel loro cuore non si ricorda. Quando compiono gli anni le supermamme sanno che sta scivolando via un altro pezzettino di tempo ma sanno che hanno arricchito con quel pezzettino la torre della loro esistenza e dei loro cari. Alcune poi annusano l’aria e risentono l’odore dell’erba tagliata e del sole con le nuvole bianche, rivedono quel vestitino di maglia leggera, azzurro con i lamponi rosa, e quella cinturina di gomma morbida e liscia sui fianchi con il quale accoglievano gli amici a sbafarsi crostatine-fragole-e-crema; e si chiedono come mai non si sentano poi così lontane e diverse da allora.

9 maggio 2010

A tutte le supermamme che dicono che non gl'importa, a quelle che si offendono se.., a quelle che l'hanno festeggiato la prima volta, a quelle che hanno tra le braccia un "miracolino", a quelle che hanno ascoltato una poesia detta d'un fiato, a quelle che hanno ricevuto un diploma in inglese "mum number one award", o una ghirlanda di cartoncino, un fiore di feltro, un improbabile sottopentola che trasuda vernidas, due manine impresse nel das e colorate di rosso, una foto con sorriso forzato dentro un cuore di cartone, una piantina vera che morirà tra 15 giorni, un bocciolino di rosa bagnato dalla recente pioggia...; a quelle che proprio ieri in finale di giornata si sono sentite urlare "io ti odioooo"! forza, coraggio, auguri! Le supermamme, oltre ogni "ragionevole dubbio", pensano per un attimo al loro eterno legame iniziato chissà in che mondo e in che tempo lontani.

Non pensarci

Ci sono cose a cui le supermamme non riescono a pensare a lungo. Cose che la vita porta nelle sue diverse onde, ma che le mente fatica a contenere, il cuore incapace di gonfiarsi così tanto. Una ragazza bravissima e dolcissima che va a scuola con parrucca e mascherina e matura in fretta e diventa saggia e parla dei suoi sogni futuri. Un bambino che va a scuola ma non sta in classe, il bavagliolo a collo, le cinghie che lo legano al grande passeggino, urla e grida come unico dialogo con il mondo, gli occhi che ti guardano senza vedere. Due ragazzine travolte da un pezzo di montagna a distruggere tutti i sogni in un’assolata spiaggia in riva al mare. Un’altra frana a colpire meticolosamente una supermamma che sta andando ad allattare il suo cucciolo nato prematuro. Bambini trafugati nella loro innocenza. Orfanotrofi con ciotole per cani a cui cuccioli si avvicinano per mangiare. Madri e figli strappati gli uni alle altre e deportati in vagoni diversi, mai più ricongiunti durante l’orrore

Supermamme di tutto il mondo unitevi

Il primo maggio è una festa che le supermamme sentono perché loro lavorano sempre. Il fatto che quel giorno non vadano a lavorare permette di fare quelle cose che nella frenesia della vita quotidiana, che unisce i frammenti di mille attività, spesso si devono lasciare indietro: lavare tende, sistemare terrazze, garage, ripostigli, mettere in vaso qualche fiore che dia colore, ripulire cassetti, provare a togliere quelle macchie... Normalmente le supermamme possono riuscire ad incastrare attività di questo genere nelle loro giornate assieme al tentativo di far quadrare il bilancio con la spesa, comprare le scarpe nuove ai figli, che sono già passati al numero successivo e rattrappiscono le loro dita nelle scarpe dell'anno prima, pensare a cosa preparare da mangiare in modo che l'apporto nutrizionale sia corretto, il gusto gradito da tutti, il cibo sufficientemente veloce da preparare... Le supermamme prima di ciò si sono alzate magari alle 6 per prendere un treno, hanno predispo