Le supermamme che ignare del futuro durante la luna di miele percorrevano le distese pianure danesi riascoltando all'infinito "Giudizi Universali" di Samuele Bersani (anche perchè era l'unica musicassetta portata con sè, nella fretta dei preparativi... e la radio locale non era molto allettante), quelle stesse supermamme non sapevano che l'avrebbero cantata assieme alle loro figlie aspettando il pieno del metano.
Sapevano che quella canzone se la sarebbero ricordata per sempre, che sarebbe stata una delle loro preferite che l'avrebbero d'allora in poi associata a verdi terre, cieli nuvolosi e affascinanti, brezze amletiche, stradine perdute e gocce di miele dolci da assaporare. Ma non sapevano che un musetto pieno di lentiggini, con gli occhi sorridenti e spensierati le avrebbe accompagnate in quelle note, anticipandone le strofe. La vita riserva della cose inaspettate, talvolta più dolorose di quel che si poteva temere, ma anche più dolci e ricche di quel che si sperava.
I desideri delle supermamme un tempo erano indefiniti, ricchi, contorti, nebulosi; capita che ora abbiano un nome e un volto. E non è cosa da poco.
Sapevano che quella canzone se la sarebbero ricordata per sempre, che sarebbe stata una delle loro preferite che l'avrebbero d'allora in poi associata a verdi terre, cieli nuvolosi e affascinanti, brezze amletiche, stradine perdute e gocce di miele dolci da assaporare. Ma non sapevano che un musetto pieno di lentiggini, con gli occhi sorridenti e spensierati le avrebbe accompagnate in quelle note, anticipandone le strofe. La vita riserva della cose inaspettate, talvolta più dolorose di quel che si poteva temere, ma anche più dolci e ricche di quel che si sperava.
I desideri delle supermamme un tempo erano indefiniti, ricchi, contorti, nebulosi; capita che ora abbiano un nome e un volto. E non è cosa da poco.
Commenti
Posta un commento