Certe volte le orecchie delle supermamme non riescono più a contenere pianti, risate, domande, racconti, chiamate, resoconti, ripetizioni di paragrafi su funghi-legno-cellule-fiabe-montagne-floreefaune-articoli-chat-cats ecc… e vorrebbero solo un quarto d’ora di silenzio in cui persino il rumore dei propri pensieri potrebbe infastidire.
Altre volte le stesse, dapprima infastidite dall’ennesima chiamata dal fondo del corridoio a fine giornata, desidererebbero che il tempo si fermasse perché quella chiamata era solo per un po’ di coccole nel lettone “che è più morbido”.
Quell’abbraccio tra loro, ergonomico, perfetto, di compenetrazione tra ogni mamma e la propria creatura le avvolge silenzioso.
Le supermamme capiscono questa intima esigenza dei cuccioli perché è simile a quello che ciascuno si aspetterebbe a fine giornata, per “ritornare a casa”, sentirsi vivi, sentirsi amati, protetti, riscaldati e riappacificarsi con tutto.
Per fortuna l’istinto dei bambini lo pretende. Perché gli adulti no?
Altre volte le stesse, dapprima infastidite dall’ennesima chiamata dal fondo del corridoio a fine giornata, desidererebbero che il tempo si fermasse perché quella chiamata era solo per un po’ di coccole nel lettone “che è più morbido”.
Quell’abbraccio tra loro, ergonomico, perfetto, di compenetrazione tra ogni mamma e la propria creatura le avvolge silenzioso.
Le supermamme capiscono questa intima esigenza dei cuccioli perché è simile a quello che ciascuno si aspetterebbe a fine giornata, per “ritornare a casa”, sentirsi vivi, sentirsi amati, protetti, riscaldati e riappacificarsi con tutto.
Per fortuna l’istinto dei bambini lo pretende. Perché gli adulti no?
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