Nell'era telematica a tutti, supermamme comprese, arrivano catene di ogni tipo sia via sms, sia via mail...un tempo chiamate catene di sant'antonio e puramente cartacee, ora raggiungono ogni angolo del mondo, promettono non solo soldi, ma fede, felicità, amicizia, sorrisi, talvolta miracoli. E le supermamme cestinano.
Ma talvolta danno una sbirciata; e altre volte, complice la conoscenza del mittente, leggono addirittura. Così capita loro di ricevere auguri di ogni tipo, soprattutto sotto le feste. E a volte non possono fare a meno di fermarsi sulle parole che sono state destinate loro e a chissà quanti altri.
Soprattutto se le parole invitano ad avere occhi di Pasqua, non intendendo di cioccolato fondente, nè di tagliatelle agli asparagi, fragole, colombe e neppure di torte pasqualine sbocconcellate con gli amici col tepore del sole e l'umidità dell'erba fuori porta.
Ma occhi Pasqua capaci di andare e guardare oltre, oltre quello che il momento presente fa vivere e che magari è doloroso, faticoso, impossibile o più semplicemente stancante. Oltre l'istinto di repulsione ed odio che a volte sono i più naturali. Oltre l'apparenza delle vite altrui e della loro stessa, capace e piena di risorse inaspettate; oltre l'abitudine e la routine; oltre la voglia di mandare tutto all'aria; la tentazione di essere onnipotenti; la brama di tutto quello che sembra servire ed è superfluo.
Oltre la morte per arrivare alla vita, concludono quegli auguri. E in tutta la pienezza di quelle parole le supermamme si augurano di farle proprie, almeno un po'.
Ma talvolta danno una sbirciata; e altre volte, complice la conoscenza del mittente, leggono addirittura. Così capita loro di ricevere auguri di ogni tipo, soprattutto sotto le feste. E a volte non possono fare a meno di fermarsi sulle parole che sono state destinate loro e a chissà quanti altri.
Soprattutto se le parole invitano ad avere occhi di Pasqua, non intendendo di cioccolato fondente, nè di tagliatelle agli asparagi, fragole, colombe e neppure di torte pasqualine sbocconcellate con gli amici col tepore del sole e l'umidità dell'erba fuori porta.
Ma occhi Pasqua capaci di andare e guardare oltre, oltre quello che il momento presente fa vivere e che magari è doloroso, faticoso, impossibile o più semplicemente stancante. Oltre l'istinto di repulsione ed odio che a volte sono i più naturali. Oltre l'apparenza delle vite altrui e della loro stessa, capace e piena di risorse inaspettate; oltre l'abitudine e la routine; oltre la voglia di mandare tutto all'aria; la tentazione di essere onnipotenti; la brama di tutto quello che sembra servire ed è superfluo.
Oltre la morte per arrivare alla vita, concludono quegli auguri. E in tutta la pienezza di quelle parole le supermamme si augurano di farle proprie, almeno un po'.
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