Qualora le supermamme dovessero affrontare un viaggio in mare potrebbero risultare utili i seguenti consigli.
Consiglio n. 1 Munirsi di travelgum
Consiglio n. 2 Munirsi di copertina antiacaro per proteggere i figli da eventuali allergie (coperte delle cabine probabile ricettacolo di quel simpatico essere allergizzante)
Consiglio n. 3 Essere consapevoli che il training autogeno in certe circostanze non funziona; meglio servirsi di potenti gocce antipanico per resistere all’ondeggiare delle onde cha aprono e chiudono ritmicamente i cassetti della cabina (ma chi mai utilizzerà quei cassetti?). Ovviamente ciò vale solo per le supermamme con defaillance emotive paranoiche… il resto della famiglia e le sm più forti probabilmente non si accorgeranno neppure di quell’ondeggiare (conferma del mozzo: “stanotte si ballava bene, eh?”)
Consiglio n. 4 S-M-E-T-T-E-R-E DI P-E-N-S-A-R-E e cercare di rilassarsi, provando una profonda solidarietà per Ulisse, Cristoforo Colombo, i Normanni… assolutamente da evitare di pensare a Leonardo Di Caprio come attore preferito.
Consiglio n. 5 Con la scusa di tranquillizzare i propri cuccioli, che fino a un attimo prima erano tranquillamente sopiti e avevano aperto un occhio solo per scorgere un eventuale delfino alle prime luci dell’alba, sgusciare nella loro cuccetta e servirsi del loro tepore come magico orsetto terapeutico…
Consiglio n. 6 Non pensare che si dovrà prendere un traghetto di ritorno e godersi attimo dopo attimo mare sole aria colori luci e tutto quello che di bello la loro vacanza offrirà.
Ps. Qualora qualcuno pensasse che in aereo è meglio, pensi all’esperienza di qualche supermamma e relativa famiglia costrette a ritornare a casa per incendio all’aeroporto di destinazione, a prendere un nuovo aereo il giorno seguente, atterrare in un aeroporto diverso e percorrere in auto le quattro ore di differenza tra le due località…
Buone vacanze a tutti!
Consiglio n. 1 Munirsi di travelgum
Consiglio n. 2 Munirsi di copertina antiacaro per proteggere i figli da eventuali allergie (coperte delle cabine probabile ricettacolo di quel simpatico essere allergizzante)
Consiglio n. 3 Essere consapevoli che il training autogeno in certe circostanze non funziona; meglio servirsi di potenti gocce antipanico per resistere all’ondeggiare delle onde cha aprono e chiudono ritmicamente i cassetti della cabina (ma chi mai utilizzerà quei cassetti?). Ovviamente ciò vale solo per le supermamme con defaillance emotive paranoiche… il resto della famiglia e le sm più forti probabilmente non si accorgeranno neppure di quell’ondeggiare (conferma del mozzo: “stanotte si ballava bene, eh?”)
Consiglio n. 4 S-M-E-T-T-E-R-E DI P-E-N-S-A-R-E e cercare di rilassarsi, provando una profonda solidarietà per Ulisse, Cristoforo Colombo, i Normanni… assolutamente da evitare di pensare a Leonardo Di Caprio come attore preferito.
Consiglio n. 5 Con la scusa di tranquillizzare i propri cuccioli, che fino a un attimo prima erano tranquillamente sopiti e avevano aperto un occhio solo per scorgere un eventuale delfino alle prime luci dell’alba, sgusciare nella loro cuccetta e servirsi del loro tepore come magico orsetto terapeutico…
Consiglio n. 6 Non pensare che si dovrà prendere un traghetto di ritorno e godersi attimo dopo attimo mare sole aria colori luci e tutto quello che di bello la loro vacanza offrirà.
Ps. Qualora qualcuno pensasse che in aereo è meglio, pensi all’esperienza di qualche supermamma e relativa famiglia costrette a ritornare a casa per incendio all’aeroporto di destinazione, a prendere un nuovo aereo il giorno seguente, atterrare in un aeroporto diverso e percorrere in auto le quattro ore di differenza tra le due località…
Buone vacanze a tutti!
Grazie della menzione!! Siamo rientrati ieri, tutto molto bene, anche il volo di ritorno! Unico neo al nostro rientro: TUTTI i pesci tranne uno sono morti! Un bacio e a presto
RispondiEliminaChiara
P.S. Ti leggo sempre!!!!