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Visualizzazione dei post da 2013

Sottile crinale

Non si accorgono di superare quel sottile crinale se non un attimo dopo. Fino al secondo prima qualche avvisaglia, ma non consapevolezza.  E poi in un lampo capiscono. Che prima li tenevano al caldo in braccio davanti alla finestra, indicando sull'albero il merlo infreddolito o il pettirosso con le piume gonfie; ora li guardano carichi di libri sfrecciare in bicicletta, nello stesso freddo inverno e con il merlo (lo stesso?) appollaiato sul ramo. Che prima insegnavano loro ogni cosa, dai fondamentali della vita, alle teorie più sofisticate; ora li cercano per farsi spiegare chi è quel personaggio, per far funzionare un aggeggio, perché usano meglio il power point, per un consiglio sul trucco o il look ("no, mamma, così sembri troppo giovane/vecchia..."). Che prima li scarrozzavano in giro per il mondo con quel senso di responsabilità della mamma felina che li proteggeva da tutto e tutti; ora se li portano in giro per compagnia, per non viaggiare sole, per sentirsi loro

Ottimizzare

Una pratica assai diffusa tra le supermamme, un po' per necessità, un po' per attitudine, è quello di ottimizzare. Il tre per due l'hanno inventato loro: nel tempo in cui normalmente le persone normali fanno due cose, loro ne fanno minimo tre. Tralasciando i risvolti negativi riscontrabili in siffatte pratiche, ci si potrà concentrare su un esempio significativo: lavarsi i denti. Mentre spazzolano energicamente denti e gengive prima di coricarsi esse non riescono a stare ferme e minimo minimo controllano lo status di sopracciglia cespugliose, ricrescita o fili bianchi, rughe incipienti. Altre volte si aggirano per il bagno (non è forse da cambiare il rotolo della cart'igienica? non sono forse ancora sparse le mutande dei loro adorati conviventi?); o, se il lavaggio si protrae, addirittura per la casa (spostano oggetti riposizionandoli nella sede esatta, cercano sotto il lavello l'anticalcare per il portaspazzolini, annotano sul post it , con la mano sinistra, quel

Insostenibile

Non è sostenibile che entrino nel liceo dove hanno studiato trent'anni fa, per la prima volta da allora, come mamme. Non è sostenibile che vadano a ricevimento, per sentire news sui figli, proprio dai loro professori, in una strana deformazione dei ruoli da giostra degli specchi, in cui non sanno se a predominare sia la lontananza da quei tempi o la sensazione che sia passato un soffio. Non è possibile che tutto sia così uguale e così diverso. Che le porte laccate grigio trasudino ancora quel topastro colore sotto le nuove sgargianti e posticce laccature. Che i libri dietro le grate della biblioteca siano probabilmente gli stessi mai consultati già da loro anni addietro. Che la prof. di filosofia incuta ancora quella sottile soggezione dietro il sorriso tirato e sia permeata dalla stessa aria di stronzaggine di quando faceva sentire insignificanti e sbagliati i suoi alunni e anche loro. E chissà se gli archivi conservano ancora quei filmati sull'Adige o la tragedia greca, rigo

Non da sole

Non dovevano superare le 500 battute, non dovevano far altro che parlare di sé e della loro visione delle cose, non dovevano che spedire con raccomandata il loro racconto, non era niente altro che un racconto scritto tempo prima in un pomeriggio d'estate al mare come esigenza profonda e voglia di tirare fuori... Ma siccome lo spirito è quello di condividere per non sentirsi troppo sole, eccolo qua, quel racconto, che se non altro ha regalato alla loro famiglia un viaggio in freccia argento per Firenze, una mattinata di "diabete a colori" e condivisione e un pomeriggio per le vie antiche e sempre nuove della repubblica de' Medici, con un po' di soddisfazione per quella "menzione speciale" che non hanno ancora capito se sia un premio di consolazione di cui essere contente o il segno della mediocrità.... Non da sole “Ma chi mai sente la necessità di andare in un centro commerciale la domenica pomeriggio?” – si era detta chissà quante volte guardando i me

Alla vigilia

Alla vigilia dei quattordicianni delle loro figlie le supermamme si rendono conto. Che certi giorni basterebbe davvero una candelina col numero 4 accesa sulla torta, tanto quelle brufolosette si avvicinano a quell'età per testardaggine, insensatezza, capricciosità e lagne. Che certi altri non basterebbe l'infinito per contenere i loro pensieri detti o non detti, palesati o intuiti. Che la loro trasparenza cristallina vorrebbero non venisse offuscata mai. Che l'adolescenza è un periodo di difficile cambiamento; e che soprattutto a cambiare con difficoltà o meno devono essere loro, le supermamme mamme di quattordicenni alla vigilia.

Tuffi

Sarà capitato a molte supermamme di trovarsi d'estate in qualche località marina italiana o estera. E sarà anche capitato che qualcuno suggerisca quella o quell'altra spiaggetta, da scoprire per la trasparenza del mare, la sabbia bianca o dorata, la grotta turchese, la presenza di pesci, o ricci, o telline. E che qualcuno suggerisca di andare a fare i tuffi nella piscina naturale vicino alla spiaggia "di casa". "Che bello!" sarà capitato che tutti abbiano pensato in coro. E già le supermamme ad immaginarsi una tranquilla e calma pozza d'acqua marina, sulle cui rive mettere il proprio asciugamano per stendersi al sole tra una dolce immersione e l'altra. Mai previsione sarà stata più sbagliata! Primo, perché la piscina d'acqua marina e trasparente e invitante si troverà ben sotto, a 5 metri da tutti loro; secondo, perché quei 5 metri saranno circondati da scogli; terzo, perché ci saranno autoctoni ragazzoni alti e muscolosi che da sempre si tuff

Brevetti

In un non troppo riuscito film di Woody Allen, il protagonista ad un certo punto scendeva all'inferno e si chiedeva dove fosse finito l'inventore dell'alluminio anodizzato perché, essendo questo così brutto e abbruttente, il suo inventore di certo si doveva trovare laggiù. Analogamente le supermamme riflettono su alcune invenzioni che, nell'insieme delle innumerevoli cose inventate nella storia dell'umanità, meriterebbero di non essere mai state inventate, o perlomeno potrebbero tranquillamente essere eliminate. Ognuna certamente avrà la sua personale classifica, e la lista potrebbe allungarsi di molto. Di seguito solo alcuni esempi su cui riflettere... La stellina musicale per bambini : sette motivetti famosi in chiave elettronica attivati dalle simpatiche guanciotte - pulsantini della sorridente stellina... continuano ininterottamente uno di seguito all'altro e l'unico modo di fermarli è sbattere a terra la suddetta stellina. Inutile celarla agli occhi

Pause

Ci sono momenti in cui le supermamme hanno voglia di fermarsi da tutto per stanchezza, apatia, ribellione, ansia, vacanza, voglia di fare altro, per trovare un nuovo senso, riprogrammare, vedere le cose da un altro punto di vista o chissà per cosa. Non sempre però possono schiacciare il tastino con le due lineette verticali e mettere in stand by la loro esistenza. A volte vogliono e non se lo possono permettere; altre volte se lo possono permettere e non si danno il permesso di permetterselo. Altre volte sono costrette dagli eventi a fermarsi. Ma il bello è quando possono concedersi una pausa e lo fanno semplicemente, senza remore, godendosela, perché sentono che se lo meritano: allora leggere, passeggiare, nuotare, dormire, chiacchierare, stare ferme al fresco o al sole, sembreranno le attività più naturali ed essenziali. La pausa, poi, è benefica e rigenera, ma destabilizza pure. Le supermamme che l’hanno sperimentata davvero sanno che all’inizio è molto più faticoso che c

Haiku

Camminando distrattamente e di fretta per vie cittadine, immemori che è quasi estate suonata, le supermamme vengono investite da quel profumo di gelsomino che non ricordavano più. E che non sentivano da almeno 12 mesi. Però, unito al sentimento di succosa gioia che quel bianco minuscolo fiorellino è in grado di sprigionare, ne nasce un altro, di insoddisfazione e di malinconia. Perché l'anno scorso avevano tentato di rianimare il quasi ventenne gelsomino del loro terrazzo con una drastica e improvvisata potatura e in marzo si erano pure inorgoglite vedendo quei ciuffetti floridi e verdi dai rugosi rami che sembravano secchi. Ma ora, non sanno se per la complicità di una primavera che ha deciso di passare la mano, oltre a quel verde non è apparso neppure un fiorellino. E nessun conseguente profumo speciale nell'aria a invadere seppure per un breve tempo tutta la casa. E perché quel vecchio gelsomino ha fatto da sfondo a molte foto che hanno immortalato via via: dentini spunt

Femmine

Visto che la cronaca riporta violentemente la parola "femmina" unita all'altra orribile "omicidio" a coniare il neologismo (?) femminicidio , le supermamme tremano. Perché loro sono donne e ne vanno anche fiere. Perché l'essere donne non ha mai costituito un limite nel loro immaginario interiore. Perché sono convinte intimamente del loro valore, né più né meno di quello maschile. Certo nei loro diversi percorsi possono essere state sminuite da qualcuno per il loro genere. Certo quando hanno partorito una o due o tre figlie femmine qualcuno si è avvicinato mesto consolandole: "Be', l'importante è la salute". Certo sanno che al mondo le differenze pressano, premono, spremono e di strada ce n'è ancora da fare. Ma loro tremano perché pensano al futuro delle loro femmine, di quelle loro signorinette di cui sono orgogliose, siano esse ancora minuscole o grandicelle, . E non vogliono sentirsi dire da una di loro "non mi fidanzerò

Supermamme da far girare la testa...

S'è già ampiamente detto in questa sede di come varie siano le tipologie di supermamme. Ci si soffermerà quindi oggi su una particolare tipologia piuttosto strana in cui però qualcuna di esse si potrà sicuramente riconoscere. Di aspetto gradevole e piacevole agli occhi degli altri (loro non si piacciono); rassicuranti e concilianti nel carattere (a parte le furie dei cinque minuti, segretamente celate tra le mura domestiche e riservate in genere a chi loro amano di più); affidabili e puntuali nelle faccende domestiche e sul lavoro (ma quanto a volte vorrebbero buttare tutto all'aria e tirare un urlo di bastaaaaa!); ordinate e curate nella persona (senza essere troppo appariscenti e sfacciate); di segno zodiacale in genere dalle definite caratteristiche di "fedele", "amico", "determinato"... in genere le supermamme (e donne) con tali caratteristiche sono quelle che tutti definiscono "da sposare" e non si sa mai bene se questo è da intende

Vent'anni

Certe supermamme hanno vent'anni, ma sono poche al giorno d'oggi. Molte altre, che di anni ne contano di più, in certe sere malinconiche vorrebbero averne ancora così. Per prepararsi per uscire dopo cena. Per guardare il cielo e sperare che non ci siano troppe nuvole. Per ballare senza sentirsi goffe o troppo vecchie per farlo. Per annusare il futuro e sperare. Per non fare troppi conti. Per potersi permettere di guardarsi negli occhi con lui e niente più. Per alzare il volume al massimo in macchina o nella propria stanza e non pensare a quello che penseranno i vicini. Per sognarsi a quarant'anni con il bottino pieno di conquiste e vette raggiunte. Per immaginare i nomi che avranno i propri figli. Per asciugarsi lunghi capelli al vento e sentirsi comunque bene. Per essere già grandi eppure ancora un po' bambine. Per avere vent'anni e rendersene conto appieno. ps. (e chissà cosa penseranno a sessanta dei quaranta!)

Si accorgono

Si accorgono che il profumo della primavera che scoppia è sempre lo stesso, ma il profumo delle proprie creature no, non sa più di latte e caramello, ma di mistero e gloss e questa non-coincidenza di fattori le spiazza. Si accorgono che tutta quella sfilza di grucce misura mini giace nell'armadio e occupa posto e ormai non serve più e le infilano tutte in una sporta e si chiedono da quando un abitino svolazzante non le vestiva rendendole utili. Si accorgono di essere stanche e nervose quando è ormai troppo tardi, quando ormai hanno urlato una parola di troppo o si sono lasciate infastidire da particolari fino a prima insignificanti. Si accorgono che le nonne hanno sempre più pazienza di loro e per un istante desiderano essere già a quel punto dell'esistenza in cui anche loro saranno guardate solo come super e pazienti, e fantasiose, e dispensatrici di parole e suggerimenti giusti. Si accorgono che i loro pensieri si avvolgono e le avvolgono in una scala a chiocciola che sce

Voglia di vintage

Da quando inizano la loro vita sociale i cuccioli cominciano a portare a casa, in occasione delle varie festività, manufatti di tutte le specie e le fogge: cravatte segnalibro, pulcini di ogni ordine e grado, foto giganti o mini che tappezzano portapenne o portamestoli, mollette da bucato di legno trasformate ora in capanna da presepe ora in sottopentola (con vago sospetto che le suddette mollette esistano in commercio solo a tale scopo), creazioni in das, vernidas, rigorosamente incelofanate in apposito sacchetto trasparente con fiocco arricciolato in genere difficile da togliere (anche sull'esistenza di questi sacchetti si nutrono dubbi e ne sono esperte solo le maestre), letterine tagliate con le forbici a zig zag e contenenti poesie strappalacrime... Le supermamme accolgono sempre con sorrisi e entusiastiche frasi di compiacimento tali creazioni altrimenti dette "lavoretti", talvolta si commuovono anche, soprattutto quando l'apporto personale del piccolo è invers

Con-sorte

Per abitudine, scherzo o luogo comune, le supermamme si siedono da un lato assieme alle altre supermamme, e i loro mariti all'altro capo del tavolo. Per abitudine, scherzo, luogo comune o mezza verità i due gruppi chiacchierano di cose diverse, si appassionano da un lato di tecnologia e tasse, dall'altro di tecnologia culinaria e tosse; da un lato di partite e geometrie vincenti in campo, dall'altro di corse (le loro) e incastri geometrici quotidiani... Per abitudine, scherzo o mezza verità ci si prende in giro a vicenda e si stendono lunghe liste di difetti pronti ad apparire da dietro l'angolo ad ogni pie' sospinto (a dire il vero le supermamme fanno le liste di difetti e i loro compagni ignorano, per loro caratteristica maschile e per necessità di sopravvivenza, le liste, i difetti e le richieste di correzione dei difetti): potresti... tornare prima, non alzare i gomiti quando mangi, buttare la biancheria sporca in bagno nella cesta, tornare dalla spesa senza a

Storia

Vedendo quel vecchietto di bianco vestito salutare per l'ultima volta affacciato da celebri finestre, le supermamme pensano a tante cose. E aldilà di tutte le parole e le opinioni e le considerazioni e i giudizi e i silenzi che si potrebbero sprecare in occasioni così uniche e degne di nota, le supermamme pensano al momento storico. Ora loro sono nella Storia, quella che si studierà nei libri (o nei tablet) di storia, quella dei grandi avvenimenti, delle date importanti dei gesti unici e delle loro conseguenze per l'umanità. Eppure si sentono un puntino, un niente in quella Storia. Da quando quel Papa ormai vecchietto è stato eletto sono passati anni e ricordano come ora il momento solenne e la curiosità che tutti avevano tenuto incollati alla televisione. Sono passati anni in un soffio e con loro tutto quello che ci sta dentro: ricordano che allora i loro pargoli erano piccolissimi e non capivano, o che capivano appena e loro cercavano di spiegare, o che erano già grandicell

Tenere e lasciare

Con un gesto dolce e al tempo stesso quasi innaturale le mamme mammifere spingono con il muso i propri cuccioli per farli allontanare da sè, per far capire che ce la possono fare da soli e ce la devono fare da soli. Non diversamente dovrebbero fare le supermamme umane. Ma non è facile. E diverse tentazioni le portano a intraprendere strade diverse da quelle di un felino, un oviparo, un canide ecc... Per comodità: più semplice abbottonare un golfino che aspettare 10 minuti perchè il piccoletto lo faccia; più comodo chinarsi per allacciare le scarpe, o prendere gli strappi di velcro, piuttosto che assistere per mesi a quel buffo tentativo di unire le due asole in un nodo saldo. Per paura: chissà quanto pesa quello zaino, meglio che lo portiamo noi; chissà chi si può incontrare davanti a scuola, meglio arrivare a due centimentri dal cancello; chissà che voti prenderà senza il mio aiuto, meglio che mi sieda lì accanto a controllare, cancellare, correggere; meglio portarlo a fare sport i

Piccolo racconto

La telecamera riprende dall'alto un'allegra tavolata, un venerdì sera come tanti. Adulti e bambini in allegria condividono una pizza, delle bibite, dei giochi sul cellulare, sorrisi e sguardi. Arriva la cameriera per ordinare i dolci, li elenca con dovizia di particolari, spiegando che sono tutti "fattincasa". E la tavolata si zittisce, tutti si guardano interrogativi, decidendo tacitamente cosa fare. I genitori si guardano tra loro, guardano la dottoressa, i bambini supplicano con lo sguardo i genitori, guardano imploranti la dottoressa, immaginano con l'acqulina fette di salame di cioccolata o tenerina. La cameriera resta perplessa con il blocchetto in mano, la penna pronta a segnare qualcosa. Poi una supermamma rompe gli indugi..."stiamo decidendo, sono tutti bambini diabetici..." La cameriera resta ancor più sorpresa come se non fosse possibile trovarsi di fronte ad una tavolata di bambini diabetici che si stanno divertendo, ma dallo sguardo si vede

Falso proposito

Quest'anno le supermamme si sono dette che  non serve a niente programmare idealmente i cambiamenti e le cose  da fare, con l'arrivo e l'inizio del nuovo anno. Quest'anno si sono dette che così ne rimarrebbero solo deluse e che preferiscono vivere giorno dopo giorno con quello che più o meno riusciranno a fare. Ma gennaio è sempre gennaio, come settembre è sempre settembre. E l'aria di ripresa si sente. E nella testa frullano cose, idee, speranze, progetti. Nè più nè meno che di solito... Forse un po' di più! E così si allungano le liste mentali che fanno frullare come capriole idee e pensieri: comprare un'asciugatrice farsi le unghie laccate per togliersi l'aria sciatta e dare un po' di vita rinunciare alle unghie laccate per risparmiare per l'asciugatrice fare lunghe benefiche passeggiate per attivare la muscolatura e liberare la mente (il famoso) pensare di più a sè andare a una conferenza tra lo psicologico il filosofico e il teolog