Quando i pargoletti hanno pochi mesi di vita, o l’anno raggiunto a
malapena, e quando magari i pargoletti sono due o più e vicini, da accudire in
ogni cosa ovvero soffiare nasi, pulire culetti, imboccare pappe, rimboccare
coperte, dissetare gole, ninnare corpicini, misurare temperature, … pensano che
non ce la faranno mai. Non sempre, ma in certe giornate si sentono davvero
immerse, impantanate, invischiate in un qui ed ora destinato a diventare eterno,
senza soluzione di continuità, senza che ci sia più spazio alcuno per loro
stesse.
Poi l’evoluzione va da sé e, a
mano a mano che il tempo passa, quelle fatiche immani si allentano, si
attenuano, si modificano. La fatica da fisica diviene psicologica. Da muscolare
a cerebrale, fitta di domande, interrogativi, spiegazioni, compromessi,
autonomie e ritorni alla gonnella della mamma. Codine, treccine, capelli
sciolti, capelli corti, capelli arricciati, capelli con strani artifici: come
le capigliature delle bambine anche quelle vite si modificano e si assestano in
pieghe e acconciature diverse e, dietro, le supermamme a lisciare, pettinare,
districare, legare e fermare ogni giorno.
Poi l’alluvione, il pantano, e la furia degli eventi arrivano di nuovo
a travolgerle in quel periodo più o meno breve, più o meno intenso, più o meno
problematico che nei trattati viene definito “ADOLESCENZA”. La simbiosi mamma-neonato,
proprio ora che il figlio si stacca dalla mamma e fa tentativi per diventare
autonomo e a sé, si trasforma in simbiosi tra le emozioni violente dei figli e
la vita delle supermamme, potentemente e inaspettatamente investite da quelle.
Chi si sente solo, chi brutto, chi reagisce con la chiusura, chi con la
ribellione, chi sta ore sui libri come novello Leopardi, chi elimina libri e
parole scritte dalla propria vita, chi si acconcia davanti allo
specchio bloccando l'accesso al bagno, chi si trasforma in orso della caverna con tutti i suoi umori addosso… Tipologie
diversissime di adolescenti, con le supermamme ugualmente impreparate a ciascuna di esse. Perché magari quella disordinata avrà il
figlio con i cassetti ordinati maniacalmente per colore e forma e guai a
toccarglieli; e quella ordinata invece vedrà cumuli di oggetti, vestiti, scarpe
ed elastici per capelli che neanche lo spazzaneve riesce a smuovere dalle
stanze. O calme con figli urlatori; urlatrici con figli atarassici e zen. Senza
contare poi che chi ha più figli incontra anche diverse tipologie, rigorosamente
diversissime una dall’altra. E tutte rigorosamente senza libretto di
istruzioni!
Davvero le supermamme a volte sono messe a dura prova e rischiano di
invischiarsi troppo nelle malefatte delle loro creature, dal pianto notturno e
bavoso per i dentini che crescono a quello silenzioso e abbattuto per un
votaccio che sembra immeritato.La soluzione è prendere le distanze? Le supermamme accettano consigli!
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